Ci sono piatti che hanno il potere di raccontare storie, di riportarci a una tavola imbandita in campagna o a un pranzo domenicale in famiglia. Il coniglio alla cacciatora è uno di questi.
È una ricetta che nasce dalla cucina contadina, semplice e genuina, ma capace di trasformarsi in un grande classico della gastronomia italiana. Il nome stesso, “alla cacciatora”, evoca immagini di boschi, vigneti e lunghe giornate all’aperto, quando si cucinava con quello che si aveva a disposizione: carne fresca, vino del raccolto, erbe aromatiche appena colte. Ogni regione e persino ogni famiglia custodisce la sua variante, ma l’anima del piatto resta la stessa: sapori robusti e avvolgenti, che parlano di convivialità.
Gli ingredienti
Come spesso accade nei piatti della tradizione, la lista degli ingredienti è essenziale, ma ogni elemento ha un ruolo fondamentale. Per un coniglio alla cacciatora per quattro persone avrai bisogno di:
- 1 coniglio già tagliato a pezzi.
- 2 spicchi d’aglio.
- 1 cipolla dorata.
- 2 carote.
- 1 gambo di sedano.
- 400 g di pomodori pelati (o polpa di pomodoro).
- 1 bicchiere di vino rosso corposo.
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Rosmarino, alloro e salvia (meglio se freschi).
- Sale e pepe nero quanto basta.
La preparazione
Il segreto del coniglio alla cacciatora sta nel rispettare i tempi. Prima di tutto, sciacqua i pezzi di coniglio e tamponateli con carta da cucina. In una casseruola capiente scalda un filo generoso di olio e fai rosolare bene la carne, finché non avrà preso un bel colore dorato su tutti i lati. A quel punto, sfuma con il bicchiere di vino rosso, lasciandolo evaporare lentamente: è questo passaggio a regalare il sapore deciso e avvolgente al piatto.
Aggiungi poi un trito grossolano di cipolla, carote, sedano e gli spicchi d’aglio leggermente schiacciati. Fai insaporire qualche minuto, quindi unisci i pomodori pelati e le erbe aromatiche. Copri con un coperchio e lascia cuocere a fuoco dolce per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo un goccio d’acqua o brodo se necessario. Alla fine il sugo dovrà essere denso e profumato, la carne tenera e succosa.
Un piatto che sa di casa
Il coniglio alla cacciatora non è solo una ricetta, ma un vero viaggio nei sapori di un tempo. È un piatto che richiede calma, la stessa calma che ci invita a rallentare e a gustare il momento. Perfetto da servire con una polenta fumante o con un buon pane casereccio, diventa l’occasione per radunare intorno al tavolo amici e famiglia, come si faceva una volta.
Cucinare il coniglio alla cacciatora significa prendersi cura degli altri e di sé stessi, riscoprendo il valore della tradizione e il piacere di un cibo autentico. È uno di quei piatti che non passano mai di moda, perché il loro segreto è semplice: raccontano la nostra storia con ogni boccone.